Ho sempre amato ascoltare il canto delle cicale. Mi coccola, mi distrae, mi rilassa come un mantra recitato. E' sinonimo di estate, di mare, di profumo di pini e di infanzia. E qui le cicale sono enormi, piu' grandi delle nostre e il loro canto e' piu' acuto, piu' forte. Cantano a squarciagola come se avessero paura di non essere sentite. Mentre camminavo per strada ascoltandole, mi sono fermata a vedere cosa avesse da vendere un anziano signore e non potevo credere ai miei occhi quando ho visto che, tra le mille cianfrusaglie "fatte in casa", aveva anche un aggeggio geniale che riproduce il frinire delle cicale!
E' bellissimo e mi sono quasi commossa. Ovviamente l'ho subito comprato e ho pensato di non aver mai visto niente di cosi' poetico nella mia vita.
Questo arnese delicato e' composto da un' asticina e da una specie di cassa che, legata ad una corda, diffonde il suono girando. La cordicina, roteando in mezzo alle due palline dell'asta emettere delle vibrazioni che, trasmesse alla cassa, riproducono quel suono bellissimo. Alla piccola cassa sono stati applicati gli occhi e due ali per somigliare alla cicala e tutti i pezzi sono fatti di bambu'.
Mi sembra incredibile pensare che sia stato inventato un piccolo strumento per sentire il canto delle cicale quando se ne ha voglia, anche in inverno.
Quanta poesia! Per i nostalgici, come me...
1 commento:
un canto per rilassare Manuel ... quello delle cicale
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