giovedì 7 marzo 2013

Panico

Brutto cominciare un post con questo titolo, ma il mio cervello e' in panne e incapace di elaborare frasi troppo complicate.
Una quarantina di minuti fa e mentre ero seduta non vi dico dove, cosi', senza preavviso, la terra ha cominciato a tremare e questa volta pareva piu' capricciosa e incavolata del solito.
Altre volte era stata piu' garbata ed educata. Si era mossa, ma in silenzio, facendo "semplicemente" e quasi elegantemente oscillare ogni cosa.
Chissa' perche', oggi non era di buon umore e ha fatto anche un gran frastuono: tutto si muoveva bruscamente, i piatti, le padelle e ogni oggetto ballavano rumorosamente, riuscivo a sentire anche il concerto di piatti della vicina e l'unica cosa in grado di fare, come sempre, e' stato andare in salotto e guardarmi intorno con gli occhi sgranati e in cerca del nemico, dopo qualche secondo aprire la porta d'ingresso e aspettare sotto quella che credo sia una trave portante. Credo. Tutto questo con i capelli a carciofo, una magliettina slabrata e in mutande. Insomma, una scena che non vorrei mai vedere dall'esterno.
Ci hanno detto piu' volte che quando la terra comincia a tremare con movimenti oscillatori, quindi da destra a sinistra, non c'e' problema, si tratta di scosse di assestamento. Ma quando si muove up and down, beh, e' a quel punto che bisogna temere per la propria vita.
Ecco, appunto, oggi.
Ha cominciato con un bel movimento sopra e sotto, tipo Tagada' (una giostra molto famosa nel nostro paesello salentino), per poi scemare in un'oscillazione piu' leggera.
Inutile stare a descrivere il panico, la paura folle, quella paura atavica verso la natura che puo' ogni cosa, anche perche' questa volta la terra pareva non voler finire la sua danza e al 10' piano non e' stato molto divertente. Tra l'altro e' durato piu' del solito, una manciata di secondi che sembrano interminabili e che possono annientare ogni cosa. Ti senti disarmato come una formica che gira indifesa su se stessa sotto i piedi di migliaia di persone.
"Per fortuna qui sono organizzati, palazzi antisismici e accortezze di ogni tipo, non come in Italia!"- ci consoliamo con questa frase, ma la paura non conosce conforto.
Dopo questi minuti di terrore, metto un paio di jeans, le scarpe (istintivamente prendo anche i passaporti) e vado giu' in ascensore. Insomma, tutto cio' che non bisognerebbe fare, ma restare a casa e aspettare un eventuale altro terremoto mi sembrava troppo stupido!
Al piano terra incontro una signora con un neonato, che si ferma a chiedermi se abito la' e da dove vengo. Io le rispondo e le dico che sto andando fuori perche' ho sentito il terremoto e ho paura. Lei mi dice che ce n'e' stato uno davvero forte nel 1999 (il piu' devastante, che ha fatto migliaia di morti), dice che questo non era preoccupante, di stare tranquilla e di tornare a  casa.
Lei intanto scappava fuori con la sua bambina.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mamma mia!
MM

Andrea da Bangkok ha detto...

...non ti invidio...da bravo perugino ho una certa esperienza di terremoti (da quello del 1979 in poi me li sono gustati tutti...) e quindi capisco il panico che hai provato...sarà per questo che vivo in un Paese dove di casini ce ne sono tanti ma almeno terremoti davvero pochi :D

Teresa ha detto...

Ciao Andrea e grazie per il tuo messaggio.
Bella Bangkok, ci sono stata anni fa e mi e' piaciuta tantissimo.
Cosa ci fai la'?
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Un saluto taiwanese,
Teresa